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Caffè americano: guida con caratteristiche, ricetta, calorie e procedimento per farlo

Caffè americano: guida con caratteristiche, ricetta, calorie e procedimento per farlo

In un paese tradizionalista come l’Italia le innovazioni vengono accettate sempre con una certa riluttanza e, in tale ottica, il caffè americano ha fatto fatica ad attecchire nella cultura gastronomica italiana. Tuttavia, grazie alla diffusione del caffè americano al bar, gli italiani stanno riscoprendo questa bevanda che può rappresentare una valida alternativa al più tradizionale espresso.

Sicuramente il caffè americano non si prepara come un espresso, ma prevede una tecnica di preparazione, una miscela ed un livello di tostatura diversi. In questa piccola guida ti illustro caratteristiche e modalità di preparazione del caffè americano per gustarlo al meglio.

Caffè americano: calorie e caratteristiche

Per la preparazione del caffè americano si usa una miscela Arabica, più acida e aromatica rispetto alla Robusta. Inoltre è preferibile utilizzare miscele lavate, in grado di mantenere più a lungo le loro note aromatiche.

Oltre al caffè Arabico macinato a grana grossa e lavato serve un altro ingredienti tipico: l’acqua. In genere si consiglia l’acqua in bottiglia, poiché quella di rubinetto potrebbe contenere cloro eccessivo che incide negativamente sul risultato finale. Lo stesso discorso vale anche per il tradizionale caffè espresso.

L’acqua da utilizzare non deve essere bollente, ma 94° è una buona temperatura per non compromettere l’aroma del chicco. Come dosaggio bisogna utilizzare 5-7 grammi di caffè per 100 ml di acqua.

A differenza di quanto si pensi comunemente, il caffè americano non contiene molte calorie. Per la precisione ci sono 2 kcal per ogni 100 ml di bevanda, quindi più o meno simili a quelle di un normale espresso. La differenza la fa la quantità dello zucchero, che può variare a seconda delle preferenze dei consumatori. Poiché la quantità della bevanda è maggiore, è richiesta una maggiore quantità di zucchero. Tuttavia ci sono anche persone che preferiscono bere il caffè completamente amaro e quindi non aggiungono neanche un granello di zucchero.

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Come fare il caffè americano

Passiamo a questo punto alla ricetta del caffè americano, che ha una preparazione piuttosto diversa rispetto alla moka. Il caffè americano si prepara infatti con la tecnica della filtrazione, tant’è che è conosciuto anche come “filtred coffee”, che prevede la discesa dell’acqua dall’alto della miscela. Un procedimento totalmente opposto rispetto alla tradizionale moka, dove invece l’acqua sale dal basso verso l’alto.

Quale macchina per il caffè americano usare? Hai due opzioni. In commercio c’è un’apposita macchinetta per il caffè americano, disponibile in vari modelli, forme, design e prezzi.

In alternativa c’è la french press, soluzione più economica, composta da una caraffa con filtro a pressione che consente di preparare da soli il caffè americano. Gli step da seguire sono molto semplici:

  • metti il caffè nella caraffa;

  • versa l’acqua e lasciala in infusione per circa 3-4 minuti;

  • premi il pistone dotato di filtro;

  • versa e goditi il tuo caffè americano.

Ci sono poi metodi ancora più artigianali per preparare il caffè americano, come quello che prevede l’aggiunta di acqua calda al classico espresso. Questa tecnica è sicuramente poco indicata, poiché non è questo il modo giusto per preparare il caffè americano e non consente di assaporarlo a pieno.

Variazioni del caffè americano

Esistono alcune varianti del caffè americano, come l’americano ghiacciato, conosciuto come “iced americano”. Il procedimento è lo stesso ma si usa acqua fredda al posto di acqua calda.

C’è poi il caffè crema, che risulta ancora più lungo del normale caffè americano, ed il “red eye” che si ottiene diluendo l’espresso con il caffè americano piuttosto che con l’acqua calda.

Da segnalare che in America alcune persone, per donare un tocco di sapore in più, aggiungono della crema di latte per macchiare il caffè.

iced americano cioè un americano ghiacciato

Esistono alcune varianti del caffè americano, come l’americano ghiacciato, conosciuto come “iced americano”. Il procedimento è lo stesso ma si usa acqua fredda al posto di acqua calda.

ed il “red eye” che si ottiene diluendo l’espresso

C’è poi il caffè crema, che risulta ancora più lungo del normale caffè americano, ed il “red eye” che si ottiene diluendo l’espresso con il caffè americano piuttosto che con l’acqua calda.

la variante americano con crema di latte

Da segnalare che in America alcune persone, per donare un tocco di sapore in più, aggiungono della crema di latte per macchiare il caffè.

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