I distributori automatici ormai sono diffusissimi nelle scuole, nelle università, nelle aziende pubbliche, negli uffici privati, nelle palestre ecc. Qualsiasi attività, per soddisfare le esigenze di lavoratori, dipendenti e clienti, non può fare a meno di un distributore automatico.
Questo dispositivo, per mantenere la temperatura ideale e preservare i prodotti, deve essere costantemente in funzione. Tutto questo incide notevolmente sulle bollette energetiche e di conseguenza sul budget aziendale o comunque della struttura dove viene utilizzato. Come già accennato le bollette energetiche hanno subito un’impennata vertiginosa negli ultimi tempi a causa degli sconvolgimenti socio politici, quindi è necessario adottare delle contromisure e usare distributori a basso impatto energetico per calmierare i costi dell’energia.
Stabilire quanto consumano i distributori automatici con esattezza non è facile. Ci sono infatti diversi fattori che entrano in gioco come la grandezza stessa dei distributori, la tipologia di prodotti contenuti e l’utilizzo che se ne fa nelle strutture che può variare a seconda del numero di persone che si riforniscono quotidianamente di caffè, snack o altri prodotti.
In linea di massima possiamo dire che il consumo elettrico dei distributori automatici si aggira sui 3.000 kW/ora in un anno. Per avere un’idea di quanto consuma un distributore, prendiamo come esempio un elettrodomestico tradizionale domestico come un frigorifero di classe A che consuma circa 400 kW/ora nel giro di un anno.
Come specificato i consumi possono variare sensibilmente a seconda dei modelli e della modalità di utilizzo. Un distributore di bevande dotato di refrigerazione interna, con 2 vassoi per le bevande imbottigliate e 3 per gli snack confezionati, riporta un consumo dichiarato pari a 270 watt.
Questi dati però fanno riferimento ad una temperatura standard di 5° nel vano frigo e di 20° all’esterno. Bisogna poi considerare altri dati che possono alterare i consumi come l’assenza di riscaldamento di notte, le variazioni di temperatura e l’usura della macchina stessa. In conclusione i 3.000 kW/h ora riportati come consumo orientativo possono facilmente essere superati nel corso dell’anno.
Volendo “tradurre” in soldoni questi consumi, possiamo dire che per mantenere un distributore automatico bisogna pagare circa 500 euro all’anno. Naturalmente se in un’azienda o una struttura sono presenti più macchine, bisogna considerare 500 euro per ognuna di essa. In un ospedale, in un’università, in un’azienda o comunque in un’attività di grandi dimensioni possono esserci anche decine di macchinari
Esistono soluzioni per consumare meno che consentono di calmierare i costi e ottimizzare le risorse a disposizione. Scopriamole!